La rettifica è quella procedura eseguita con una macchina chiamata rettificatrice, che ha come utensile una mola a grana fine ed estremamente dura, che porta un componente nello stato di forma o superficie ottimale.
Questa operazione avviene dopo la sgrossatura. Mentre la sgrossatura toglie il grosso dei residui, la rettifica fa sì che tutti i residui o il materiale in eccesso vengano eliminati garantendo alla superficie lavorata un alto grado di finitura.
Solitamente viene eseguita solo dove è necessario un alto grado di finitura (come ad esempio sedi di cuscinetti e profili di ingranaggi).
Servono a lavorare superfici piane. Si dividono in due categorie in base alla posizione della mola:
Rettificatrice tangenziale
Rettificatrice frontale
Nella rettifica tangenziale l’albero è parallelo al piano che viene lavorato dalla superficie cilindrica della mola.
Nella rettifica frontale l’albero è perpendicolare al piano che viene lavorato frontalmente dalla mola.
Nella rettifica in piano le superfici che vengono lavorare sono piane; anche in questo caso più superfici possono essere combinate per ottenere ad esempio scanalature o incastri .
Per questi processi occorre un’estrema precisione nella lavorazione, e i macchinari utilizzarti per la sua realizzazione devono offrire minima tolleranza degli errori. L’Italia è Nazione leader nel settore, per l’elevata qualità proposta.